Un'ambulanza per l'Ucraina
Nei giorni dal 23 aprile al 2 maggio, ho partecipato in veste di Pompieri Senza Frontiere, con altre associazioni a una missione in Ucraina per consegnare tre ambulanze in una zona particolarmente colpita dai bombardamenti russi.
La prima tappa del lungo viaggio è stata la città di Leopoli per proseguire poi per la capitale Kiev, dove in occasione della festa del 25 Aprile siamo stati ricevuti nell’Ambasciata d’Italia dal Console Italiano, dal sindaco della città di Kiev e da molte altre autorità, le quali hanno ringraziato per tutto quello che, il governo Italiano, comuni cittadini e associazioni, tra le quali la nostra, stanno facendo per il popolo ucraino colpito dalla tragedia della guerra. A Kiev è stata lasciata la prima ambulanza, attrezzata per l’assistenza veterinaria, dove Andrea Cisternino, cittadino italiano residente a Kiev, si occupa di salvare e curare gli animali abbandonati o feriti a causa dei bombardamenti. Il viaggio è poi proseguito con destinazione Karkiv, accolti dalla sindaca Irina, per la consegna della seconda ambulanza presso un distretto e presidio ospedaliero che ha subito molte perdite di vite umane e mezzi, trovandosi di fatto senza ambulanza per i trasporti di feriti e/o persone disabili e anziani in ospedale. Da Karkiv con la terza ambulanza abbiamo raggiunto la cittadina di Krasnokutsk, distante pochi km dal confine russo, duramente colpita duramente dai bombardamenti e dove, le cronache e i media ne hanno dato ampio risalto, perché era stata colpita un’ambulanza, uccidendo 9 bambini a bordo. Questa terza ambulanza è stata lasciata ad una postazione militare a servizio del trasporto di militari e cittadini. Questa missione è stata assai impegnativa per i tanti km percorsi 3400 ca. in zona di guerra e in particolare nell’ultimo tragitto, poiché eravamo a soli 3 Km dal confine russo, dove sentivamo chiaramente gli spari a poche centinaia di metri e allarmi bomba continui. Ho potuto vedere di persona la devastazione di edifici e civili abitazioni, la disperazione e la quasi rassegnazione delle persone, ma tanta riconoscenza e gratitudine per le piccole cose che siamo riusciti a portare. Come Socio voglio esprimere un ringraziamento alla nostra Associazione che nel suo complesso ha supportato questa missione e se può sembrare poco nell’ufficio della sindaca di Karkiv, in bella mostra è presente la targa di Pompieri senza Frontiere donata. Roberto Dutto |