Progetto "Vigili del Fuoco a Kita".
Pompieri Senza Frontiere dal dicembre 2007 ha assunto l’ambizioso impegno per la realizzazione di un sistema integrato di soccorso antincendio e sanitario presso la città di Kita, capoluogo dell’omonimo Cercle, facente parte della Regione di Kayes e presso la Comunità Rurale di Kassaro.
Kita in questi ultimi anni sta assumendo sempre più importanza amministrativa e commerciale, sia perché a breve avrà una sua autonomia da Kayes, diventando capoluogo regionale, sia per l’apertura della nuova strada internazionale che collega la capitale del Mali, Bamako con Dakar capitale del Senegal. Kita è anche un importante scalo ferroviario della linea Bamako-Dakar. Questo nuovo sviluppo impone però delle necessità prima sconosciute a causa dell’incremento degli incidenti stradali, investimenti e incidenti ferroviari. Nell’ottobre del 2007 il Prefetto di Kita Ibrahima Hamma, ha inviato a PSF una richiesta di collaborazione per la realizzazione congiunta di un servizio di soccorso integrato. Nel corso della missione del dicembre 2007, per la concreta fattibilità del progetto e sulla base dei concreti bisogni e priorità, sono stati definiti con le autorità locali i dettagli e la tempistica degli interventi. Nel novembre 2008 sono state inviate due ambulanze, una destinata all’Ospedale di Kita, l’altra al Dispensario di Kassaro e numeroso altro materiale medico, PC, attrezzature varie, ecc. Sono stati formati infine dodici operatori sanitari alle tecniche di primo soccorso sanitario. Per quanto riguarda il progetto per il soccorso antincendio e di soccorso agli incidentati, che ha preso il via nel gennaio 2009, consiste nell’organizzare un servizio di Vigili del Fuoco, dotati di attrezzature, divise, formazione e di idonei automezzi di soccorso, in grado di portare una necessaria azione di soccorso in una zona che presenta molti aspetti di criticità. Il progetto è, quindi, indispensabile per garantire un livello di sicurezza antincendio accettabile per le popolazioni della comunità, notevolmente esposti ai danni che potrebbero essere provocati dal fuoco alle abitazioni, poiché realizzate con materiali facilmente infiammabili, come alla stessa incolumità fisica degli occupanti, nonché alla perdita dei pochi beni posseduti. In tale situazione si può evincere come un sistema di Protezione Civile sia fondamentale in un contesto che non dispone di organizzazioni in grado di garantire un minimo di sicurezza, ritenuta, a torto, secondaria rispetto alle tante altre insicurezze di cui la popolazione soffre. |