Corsi di formazione per piloti e co-piloti di hovercraft
L’hovercraft è un mezzo anfibio che si muove supportato da un cuscino d’aria pressurizzata. Qualche volta è visto come un misterioso e bizzarro mezzo di trasporto, ma concettualmente è molto semplice.
Per capire le proprietà dell’hovercraft è necessario comprendere che la sua dinamica è molto più vicina ad un aeroplano che ad una barca o un’automobile.
L’hovercraft fluttua su di un cuscino d’aria forzata verso il basso da una ventola motorizzata, collocata a bordo del mezzo. Questo permette di sollevarsi, mantenere il mezzo in sospensione e di atterrare successivamente ove si desidera.
L’addestramento dei volontari alla conduzione del natante, si prefigge di consentire agli operatori addetti, di avere le necessarie competenze al fine di muoversi al meglio nelle diverse situazioni.
Il corso si prefigge, quindi, di formare le due figure:
Il territorio provinciale è caratterizzato dalla presenza di numerosissimi corsi fluviali e zone lacustri, che mettono a rischio le popolazioni ivi residenti, soprattutto nelle stagioni soggette a maggiori precipitazioni piovose.
In tali critiche situazioni (alluvioni del 1994 e 2000 in particolare), dall’esperienza professionale maturata nell’azione del soccorso, si evince come il salvataggio delle popolazioni isolate dalla piena dei corsi d’acqua, sia un momento di particolare criticità. In tali frangenti è un fatto assodato come i tradizionali mezzi di navigazione (gommoni, barche, ecc.), a causa delle loro caratteristiche tecniche, siano inefficaci, poco manovrabili, addirittura pericolosi per l’incolumità dei soccorritori e dei soccorsi.
E’ pertanto necessario incrementare sul territorio la presenza di natanti in grado di assicurare un buon svolgimento del soccorso - in questo caso è dimostrato come gli hovercraft assolvano bene il compito – in associazione a personale soccorritore, le cui capacità tecniche sono una condizione assai presente, così come lo sono molti dei volontari dell’associazione, tutti provenienti dalle fila dei Vigili del Fuoco.
Queste qualità consente al mezzo una “navigazione” negli ambienti più disparati e nelle condizioni meteo anche proibitive, conferendogli così delle notevoli qualità in ambiti di soccorso e perlustrativi.
Dal 7 al 12 giugno 2010 si è svolta la prima sessione teorica e pratica del corso di formazione per piloti e co-piloti di hovercraft.
Il corso si è svolto a Giaveno.
Per capire le proprietà dell’hovercraft è necessario comprendere che la sua dinamica è molto più vicina ad un aeroplano che ad una barca o un’automobile.
L’hovercraft fluttua su di un cuscino d’aria forzata verso il basso da una ventola motorizzata, collocata a bordo del mezzo. Questo permette di sollevarsi, mantenere il mezzo in sospensione e di atterrare successivamente ove si desidera.
L’addestramento dei volontari alla conduzione del natante, si prefigge di consentire agli operatori addetti, di avere le necessarie competenze al fine di muoversi al meglio nelle diverse situazioni.
Il corso si prefigge, quindi, di formare le due figure:
- Pilota di hovercraft in grado di operare sui diversi scenari e impieghi del natante: ricognizione o soccorso in alluvione o in zone lacustri, su acqua, sabbia, ghiaia pietrisco, terra e ghiaccio.
- Co-pilota o accompagnatore in grado di dare un’adeguata assistenza al pilota, sia nelle fasi più critiche, sia per la “presa a bordo” di eventuali bisognosi di soccorsi.
Il territorio provinciale è caratterizzato dalla presenza di numerosissimi corsi fluviali e zone lacustri, che mettono a rischio le popolazioni ivi residenti, soprattutto nelle stagioni soggette a maggiori precipitazioni piovose.
In tali critiche situazioni (alluvioni del 1994 e 2000 in particolare), dall’esperienza professionale maturata nell’azione del soccorso, si evince come il salvataggio delle popolazioni isolate dalla piena dei corsi d’acqua, sia un momento di particolare criticità. In tali frangenti è un fatto assodato come i tradizionali mezzi di navigazione (gommoni, barche, ecc.), a causa delle loro caratteristiche tecniche, siano inefficaci, poco manovrabili, addirittura pericolosi per l’incolumità dei soccorritori e dei soccorsi.
E’ pertanto necessario incrementare sul territorio la presenza di natanti in grado di assicurare un buon svolgimento del soccorso - in questo caso è dimostrato come gli hovercraft assolvano bene il compito – in associazione a personale soccorritore, le cui capacità tecniche sono una condizione assai presente, così come lo sono molti dei volontari dell’associazione, tutti provenienti dalle fila dei Vigili del Fuoco.
Queste qualità consente al mezzo una “navigazione” negli ambienti più disparati e nelle condizioni meteo anche proibitive, conferendogli così delle notevoli qualità in ambiti di soccorso e perlustrativi.
Dal 7 al 12 giugno 2010 si è svolta la prima sessione teorica e pratica del corso di formazione per piloti e co-piloti di hovercraft.
Il corso si è svolto a Giaveno.