Prossima uscita del volume "La città sotto il fuoco della guerra"
di Michele Sforza
Drammatiche immagini inedite
Tra le macerie dei bombardamenti
Dagli archivi dei soccorritori
La prima stampa di questo libro uscì a sei anni di distanza da un volume dedicato alla storia dei Vigili del Fuoco dalle origini (1442), quando una città (Torino) al pari di molte altre diede vita a una prima forma di organismo di vigilanza e intervento, fino al secolo XX.
E come nel caso precedente anche questo testo, che oggi viene ristampato in forma aggiornata, si avvale di un apparato fotografico e documentale notevolissimo e per la maggior parte inedito, proveniente dall’Archivio Storico dei Vigili del Fuoco del Comando di Torino.
Qui l’autore affronta un momento storico tragico e doloroso: le distruzioni della seconda guerra mondiale e la risposta organizzativa delle forze di soccorso.
Gli anni quaranta segnano, infatti, una cesura netta nell’opera dei vigili del fuoco, soprattutto in una città a marcato carattere industriale come Torino, tanto da far diventare la Protezione Antiaerea, una struttura in qualche modo parallela.
L’illusione di una facile vittoria, l’incubo dei bombardamenti, la lotta per la Liberazione, il crollo del regime sono visti con gli occhi di chi combatté una guerra senza armi, ma su un fronte altrettanto drammatico e pericoloso.
Il libro racconta, infatti, come i vigili del fuoco non si fossero limitati all’assistenza dei feriti, al recupero delle salme e alla rimozione delle macerie, ma come e perché abbiano combattuto al fianco della popolazione, in che modo siano diventati, a prezzo altissimo, uno dei pochi residui punti di riferimento nel progressivo sfascio delle strutture statali ed evidenzia quanto questo impegno sia stato il frutto della tenacia dei singoli e l’espressione di un’organizzazione.
Tra le macerie dei bombardamenti
Dagli archivi dei soccorritori
La prima stampa di questo libro uscì a sei anni di distanza da un volume dedicato alla storia dei Vigili del Fuoco dalle origini (1442), quando una città (Torino) al pari di molte altre diede vita a una prima forma di organismo di vigilanza e intervento, fino al secolo XX.
E come nel caso precedente anche questo testo, che oggi viene ristampato in forma aggiornata, si avvale di un apparato fotografico e documentale notevolissimo e per la maggior parte inedito, proveniente dall’Archivio Storico dei Vigili del Fuoco del Comando di Torino.
Qui l’autore affronta un momento storico tragico e doloroso: le distruzioni della seconda guerra mondiale e la risposta organizzativa delle forze di soccorso.
Gli anni quaranta segnano, infatti, una cesura netta nell’opera dei vigili del fuoco, soprattutto in una città a marcato carattere industriale come Torino, tanto da far diventare la Protezione Antiaerea, una struttura in qualche modo parallela.
L’illusione di una facile vittoria, l’incubo dei bombardamenti, la lotta per la Liberazione, il crollo del regime sono visti con gli occhi di chi combatté una guerra senza armi, ma su un fronte altrettanto drammatico e pericoloso.
Il libro racconta, infatti, come i vigili del fuoco non si fossero limitati all’assistenza dei feriti, al recupero delle salme e alla rimozione delle macerie, ma come e perché abbiano combattuto al fianco della popolazione, in che modo siano diventati, a prezzo altissimo, uno dei pochi residui punti di riferimento nel progressivo sfascio delle strutture statali ed evidenzia quanto questo impegno sia stato il frutto della tenacia dei singoli e l’espressione di un’organizzazione.
L’autore intende destinare l’intero ricavato del volume al restauro dei verbali degli interventi di guerra, raccolti in numerosi volumi, dei due album contenenti circa 1300 fotografie a stampa di formato 12,5 x 17,5, dalla prima incursione del 12 giugno 1940 all’ultima del 27 luglio 1944 e dell’apparecchio fotografico Leica, utilizzato da Domenico Scrigna, autore delle immagini contenute nel volume.
Tutto questo oggi è gelosamente custodito presso l’Archivio Storico del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Torino.
Tutto questo oggi è gelosamente custodito presso l’Archivio Storico del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Torino.