Missione in Mauritania
di Michele Sforza
La collaborazione tra LVIA e Pompieri Senza Frontiere (PSF) nasce nel settembre del 2004, quando LVIA propose a PSF, nell’ambito del “Progetto di sostegno alle politiche di sicurezza alimentare del comune di Dar Naim, città di Nouakchott” presentato e approvato dalla Regione Piemonte, di attivarsi per reperire un’autobotte, da utilizzare per l’approvvigionamento idrico delle popolazioni più povere del Comune di Dar Naim (municipalità urbana della capitale Nouakchott), e per l’estinzione di incendi nella capitale mauritana.
PSF attivò immediatamente i suoi referenti per la ricerca sul territorio italiano di un idoneo automezzo. Dopo lunga ricerca – si trattava di trovare un automezzo efficiente e che non avesse alcun costo – venne trovata la disponibilità dell’Associazione Per la Storia dei Vigili del Fuoco a donare un automezzo che rispondesse alle esigenze menzionate. Dopo alcuni lavori per la rimessa in efficienza, nei primi giorni del gennaio 2006 il mezzo venne spedito via mare da Genova alla volta di Nouakchott a cura dell’ONG LVIA. Pochissimi mesi dopo, con precisione il 26 aprile, tre volontari di Pompieri Senza Frontiere - Michele Sforza, Silvano Audenino e Riccardo Sforza - si sono recati a Nouakchott, con l’appoggio logistico e organizzativo di LVIA, per la conclusione della prima parte del progetto, che consisteva nella consegna ufficiale del mezzo con il referente locale di LVIA, Giovanni Armando, alle autorità locali di Dar Naim, e per l’attivazione della seconda parte del progetto che prevedeva la presa di contatto, a Nouakchott, con la massima autorità dei Vigili del Fuoco, il Direttore Generale della Protezione Civile della Mauritania. L’incontro ha dato modo ai Volontari di PSF di conoscere una nuova realtà professionale e di stringere preziosi contatti per lo sviluppo dei progetti accennati. Di comune accordo con il Direttore della Protezione Civile Mauritana e con LVIA, si è convenuto di concentrare ogni possibile sforzo verso i Vigili del Fuoco di Nouadhibou, una città di circa 60.000 abitanti posta all’estremo nord della Mauritania a due passi dal Marocco. Nouadhibou sorge su una stretta e lunga lingua di terra soggetta a frequenti inondazioni. Possiede un importante scalo portuale ed è sede di un consistente polo industriale minerario. Inoltre in una vasta zona del suo territorio a nord oltre la linea ferroviaria, nei pressi del confine con il Marocco, vi è ancora la presenza di numerose mine. In tali condizioni antropiche e naturali la popolazione è, quindi, particolarmente esposta a notevoli rischi e l’apparato di protezione civile non perfettamente in grado di proteggere la popolazione dai conseguenti pericoli. Pertanto si concentrerà lì la maggiore attenzione di Pompieri Senza Frontiere, attraverso la predisposizione di un progetto mirato alla fornitura di adeguati automezzi di soccorso, materiali e, soprattutto, corsi di formazione appropriati. Parallelamente i volontari di PSF avevano il compito di allacciare anche dei contatti con le autorità scolastiche di Dar Naim per verificare la fattibilità di un progetto di sostegno alla scuola locale. |
Reportage fotografico di Riccardo Sforza